Nell'escursione a Sibari sono fondamentali tre tappe: il museo archeologico, gli scavi ed i laghi.
Il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, istituito nel 1996, ospita reperti provenienti dal sito della grande colonia magnogreca e da tutto il territorio limitrofo, il costo d'ingresso è di circa 2 Euro. Gli scavi sono visibili gratuitamente accompagnati dalle guide locali, si possono notare alcuni tratti delle ampie e rettilinee strade di Thurii e i resti di abitazioni private, pertinenti sia a Sibari che a Thurii. Nei pressi della spiaggia, sono state individuate le tracce di un probabile scalo di alaggio, che veniva utilizzato per portare in secco le imbarcazioni e ripararle. L'area, tra il I secolo a.C. e il III d.C., per lo spostamento della linea di costa e il progressivo interramento, venne destinata a necropoli. Visibili anche i resti di una cinta muraria relativi alla colonia latina di Copia. Con il nome "laghi di Sibari" si identifica una darsena collegata da un canale al mare. Caratterizzata da molti pontili, offre riparo a molte imbarcazioni ed ospita uno dei più importanti centri di rimessaggio. Sulle sue sponde bar, ristoranti, hotels e varie attrazioni turistiche.Tra il 1969 e il 1975 iniziò una vasta campagna di scavi e ricerche nell’area nordorientale della Calabria tra il fiume Sibari e il Crati nascosti tra le sterpaglie ed il terreno non c’erano solo i resti di una città, bensì di tre! Gli Scavi Archeologici di Sibari si estendono su oltre cinque ettari e si articolano in cinque diversi cantieri . La realtà archeologica e storica di maggiore importanza del luogo è Sybaris una delle prime colonie greche nella Magna Grecia, fra le più popolose, ricche, potenti e lussuose del mondo antico, distrutta dai Crotoniati intorno al 500 a.C. che vi deviarono il corso del fiume Sybaris. Condotti dalle guide del Parco Archeologico di Sibari, il più grande della Calabria, è possibile passeggiare nel tempo e scoprire lo straordinario modello urbanistico di Thurii fondata dai Sibariti superstiti nel 444 a.C. con l’aiuto di Atene e progettata dal grande architetto Ippodamo da Mileto. Dopo numerose battaglie, Thurii, nel 204 a. C. è assediata da Annibale e dal suo esercito che trasferisce i suoi abitanti a Crotone. Saranno poi i romani, nel 194 a. C. a ripopolarla, fondando la colonia di diritto latino dal nome di Copia.
Costruita in parte sullo straordinario impianto urbanistico di Thurii, Copia è la città del mondo antico di Sibari che gli scavi archeologici hanno riportato alla luce, conservando alcune tracce delle due precedenti città di Sybaris e sopratutto di Thurii. Si possono visitare ad esempio, il teatro, le grandi strade, le domus romanae, le terme, le fontane monumentali e la porta urbica a nord.
Il viaggio del tempo continua al moderno Museo Archeologico della Sibarite a due passi dagli scavi , composto da cinque sale espositive che conducono il visitatore in un percorso cronologico, che parte dal periodo protostorico, quello precoloniale e coloniale, fino ad arrivare al periodo classico, ellenistico, romano e brettio, per offrire al visitatore un quadro dell’evoluzione della cultura materiale, di cui Sibari è una parte importante, ma non isolata, di tutta la Sibaritide.
Il Parco Archeologico di Sibari, è quindi in grado di regalare al turista un viaggio nel tempo unico al mondo alternando in un unico sito la visita agli scavi per ammirare gli aspetti urbanistici delle antiche città ed il percorso museale per scoprire da vicino la vita dei loro popoli.